Espressioni vulcaniche: l'Aglianico del Vulture

Mercoledì 17 giugno 2015 ore 19:30

08/06/2015

Eccezionale serata in compagnia della Cantina del Notaio presentata dalla Fondazione Italiana Sommelier Delegazione di Venezia.

Verrano degustati i vini:
- La Stipula, Spumante Rosè 2010
- L’Atto, Basilicata I.G.T 2013

- Il Repertorio, Aglianico del Volture D.O.C. 2012
- La Firma, Aglianico del Volture 2011
- Il Sigillo, Aglianico del Volture 2009


Accomagnati dal menu degustazione cucinato dagli chef del MolodiVenezia: Mozzarelline in Carrozza con Acciughe Sciacca, Tempura di Verdurine di stagione a KM "0", Tagliatelle all’uovo con battuta di Sorana, Salsiccia Della VAL Vanoi con Spuma patate, Guancetta Brasata con funghi Pioppini con scaglie di Monteveronese DOP, Tortino morbido al Cioccolato fondente Valrhona

Info: Maria Teresa Bettin
segreteria.venezia@fondazionesommelierveneto.it
Cell. 3472575888


Quella del Vulture è una zona indubbiamente affascinante e particolare, un'area che si poggia sulle sponde del vulcano fino a sfiorare la vicina Puglia, che presenta aspetti eterogenei che consentono alle sempre più numerose aziende di qualità di distinguersi, non solo per il diverso approccio vitivinicolo ma soprattutto per le singolari differenze che si osservano nei terreni di Rapolla, Rionero, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Barile o Venosa. A monte di tutto questo c'è una ricerca continua, la voglia di scoprire cosa può fare l'antico vulcano sui vini rossi. E L’azienda Cantine del Notaio ne è testimone. La passione per la viticoltura è antica nella famiglia Giuratrabocchetti e si tramanda da generazioni.E' da questa tradizione che nasce, nel 1998, l'azienda Cantine del Notaio, quando Gerardo Giuratrabocchetti, laureato in Scienze Agrarie, raccoglie, con la moglie Marcella, la sfida di valorizzare l'Aglianico del Vulture coltivato nelle proprie vigne, unendo tradizione, innovazione, storia e cultura del territorio.
Con il Professor Luigi Moio, ordinario di Enologia presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", si approfondisce la ricerca sulle potenzialità enologiche di questo vitigno, il più importante del Sud Italia, austero e generoso al tempo stesso e capace di regalare vini dalla straordinaria personalità.